lunedì 28 maggio 2012

Sapone al caffè



Il caffè è buono,il sapone naturale piace, il sapone al caffè piace ed è buono!!!
Non si deve mangiare,ma usare per lavarsi ed essendo un sapone con un buon potere pulente è ottimo per le mani.Avete presente quando si deve pulire il pesce? Oppure per i piemontesi quando cucinano la "bagna càuda" a base di acciughe e aglio? Beh le mani anche se pulite puzzano.Il caffè,contenuto nel sapone,perde a contatto con la soda caustica il suo tipico aroma ma mantiene la funzione  di assorbire odore.

SAPONE AL CAFFE' -metodo a freddo

 Leggere attentamente le avvertenze per la soda caustica.

 OCCORRENTE:
  • O.Oliva                       600  gr.
  • O.Cocco                      200  gr.
  • Burro di Karitè        150  gr
  • O.Germe di Grano    50  gr.
  • Acqua distillata      320  gr.
  • Soda caustica           135 gr.   sconto 6%
 AL  NASTRO:
  •   2  cucchiai di caffè  macinato fine
  •   15 ml  oli essenziali
 Ho messo un po' più di acqua perchè la ricetta ha un'alta percentuale di grassi saturi che richiedono più liquido.

Si procede come sempre.


Indossate mascherina,occhiali e guanti:

Si pesa la soda caustica nella ciotola di plastica, si pesa l'acqua nella caraffa termica,si versa la soda nell'acqua. Mentre  la temperatura della soluzione acqua e soda caustica scende sui 45° gradi, si scaldano i grassi. Quando entrambe le miscele hanno raggiunto la temperatura di 45° gradi  si mette la soluzione acqua e soda  nei grassi(ricordatevi mai viceversa e la pentola fuori dal fuoco) ,si frulla il tutto fino  al nastro. Si aggiunge caffè e oli essenziali(precedentemente miscelati con  un cucchiaio di farina di riso)mescolata ,e via nello stampo  al calduccio.
 Quando scaldate i grassi ,state attenti ,il burro di karitè si scioglie lentamente,togliere dal fuoco quando siete sui 39°-40° gradi e mescolate fino a quando tutto  è  sciolto.provate la temperatura.
VARIANTE:
 Con questo sapone essendo di colore scuro si può giocare come? Complicandoci la vita è ovvio!!
 Sapone al caffè a strati:
 Si preparano due saponi o  diversi o con la stessa ricetta divisa in due.Mi raccomando non dovete preparare due kg di sapone ma 500 gr. di uno e 500 gr.di un altro,in totale sempre 1000gr.
Prima si prepara quello al caffè quindi:
  •  O.Oliva                    300    gr. 
  •  O.Cocco                   100    gr.
  • Burro di Karitè         75   gr.
  • O.Germe di Grano   25   gr.
  • Acqua distillata     160   gr.
  • Soda caustica           67,5 gr.
AL NASTRO: 
  • un  Cucchiaio di caffè macinato fine
  • 7-8 ml di oli essenziali 
 Si procede come sempre, si mette la pasta sapone  nello stampo e al calduccio,si rassoderà in un'ora ,un'ora e mezza.
Appena notate che il sapone è rassodato ma non troppo, procede con il secondo sapone, non mettete il caffè al nastro,lasciatelo di colore chiaro.
Appena raggiunto il nastro, si versa sopra all'altro e subito al calduccio.
Quando si preparano dosi di 500gr. di sapone,il lavoro deve essere fatto più velocemente,la soluzione acqua e soda scende rapidamente.Preparate tutto prima .
Usate stampi grandi.
 Naturalmente le ricette possono variare ,l'importante che un sapone risulti più scuro rispetto all'altro.

Profumazione: Posso solo dare consigli, e' un mondo sconfinato quindi si cerca di profumare il sapone seguendo  il proprio   gusto.
Nel sapone al caffè preferisco utilizzare aromi speziati, a  base di cannella,pepe, zenzero,arancio , mandarino,petigran,patchouli,sandalo,legno di rosa,vaniglia.
Se si usano oli essenziali e prepariamo una miscela meglio ricordare che:
Olio essenziale di cannella - l'olio estratto dalle foglie è relativamente atossico,a dosi alte può irritare la pelle,usare con moderazione. Evitare o.essenziale di cannella estratto dalla corteccia è altamente tossico.
Olio essenziale di zenzero e pepe non sono tossici ma è meglio usarne in piccole dosi.
Olio essenziali agrumi: persistono poco nel sapone.
Se invece quando vi lavate le mani volete un profumo di pulito,usate olio essenziale di limone,rosmarino,menta,pompelmo. 
Per gli oli essenziali un consiglio,prendeteli sempre di buona qualità,meglio pochi ma buoni!!!
Oggi, tolto dallo stampo  e tagliato eccolo..



Il sapone ha una bella consistenza,con la presenza di burro di karitè oltre ad avere un buon potere detergente sarà delicato sulla nostra pelle. La schiuma è cremosa per la presenza dell'olio di germe di grano.
Stagionatura due mesi.

Streghetta




















lunedì 21 maggio 2012

E' nato il primo Sapone



Mettete i guanti e togliete il sapone dallo stampo,se fosse molle,ma non credo,lasciatelo ancora qualche ora.Dovete usare i guanti perchè il vostro sapone per le prime due settimane sarà  leggermente caustico.Io ho le mani foderate di pelle di  rinoceronte e non li uso,mi piace subito toccarlo e constatare la durezza.Ma ripeto ho le mani foderate di amianto!! Mettetelo su un asse di legno o cartone e ammiratelo!! E ora  potete dare sfogo a tutte le manifestazioni di soddisfazione:datevi un cinque,una pacca sulla spalla,un salto con urlo,un urletto senza salto,fate la ola,una danza,insomma godetivi questo momento!!!
Se avete usato stampi in silicone o  foderati con carta da forno la superficie del sapone puo' essere leggermente unta.Non preoccupatevi lasciatelo all'aria e si asciugherà.
Ieri, nello stampo il mio sapone era giallo giallo ora e' giallino ,un bel giallino.
Normale,la colorazione puo' variare,per di più non ho messo nessun colorante. Alcuni oli essenziali o grassi fanno variare il colore.In questo caso ho usato olio di avocado che tende al verde e oli essenziali il risultato è giallino. Va benissimo.
Il sapone all'olio di oliva e' bianco.
Che fare ora?
Beh  per prima cosa rilassatevi,troppa adrenalina non fa bene. Dovete, come tutte le cose "buone" ,prendervene cura.Deve stagionare due mesi  in un ambiente ventilato ,non troppo caldo o freddo,non umido. Uso normalmente una griglia ,quella da frigorifero, un po' rialzata.cosi' asciuga bene ,oppure del cartone con un foglio di carta bianca. Deve respirare,quindi niente materiali plastici e niente fogli colorati,possono rilasciare il colore.
 Rivoltatelo ogni due- tre giorni. Durante la stagionatura,il sapone si asciugherà e la profumazione diventerà sempre più intensa.
Se avete prodotto un sapone a forma di lingotto o comunque una forma " grande",prima di farlo stagionare tagliatelo,adesso è ancora morbido e ci riuscite.

Pausa e si pensa come fare il prossimo sapone..io già lo so..

Streghetta

domenica 20 maggio 2012

Domenica,facciamo il Sapone




                                                     
Metodo a Freddo 
Sapone alla Lavanda
Finalmente oggi produciamo il primo sapone.Dopo aver letto tutti i vari post (soprattutto le avvertenze soda caustica),possiamo iniziare.
Il primo sapone non si scorda mai, quasi sempre il primo e' un sapone semplice,all'olio di oliva per imparare i vari meccanismi.
Ieri ho preparato in due contenitori a tenuta sia la miscela per la profumazione ,due cucchiaini di farina di riso e 10 ml di olio essenziale alla lavanda ,sia i fiori secchi di lavanda (raccolti l'anno scorso) con altri 2 ml di olio essenziale, mescolando bene lasciandoli riposare tutta la notte. I fiori rendereranno il sapone " particolare" con un lieve effetto esfoliante.Entrambe le preparazioni si aggiungeranno al "nastro". Naturalmente potete scegliere un'altra profumazione!! 
Ricetta:  
1000 gr. di olio di oliva (coeff. di saponificazione NaOH 0,134) 
300 gr. di acqua distillata 
Soda Caustica 126 gr. (sconto 6%)
 
Calcolo soda caustica: 0,134 x 1000 = 134 
Sconto al 5% = 134x95 diviso 100 = 127,3= 127 gr. 
Indossate mascherina ,guanti e occhiali e pesate in un  recipiente di plastica rigida la soda caustica 127 gr. 




                                                                Soda caustica

                                                            Acqua disitillata

Pesate 300gr di acqua  nella caraffa termica  e la ponete nel lavello.Poi lentamente aggiungere la soda caustica  e mescolate con un cucchiaio di acciaio inox. Cerco di stare più lontana possibile dal lavello, i vapori della soda caustica mi danno fastidio.

                                                 Acqua e soda caustica.

Ora pesate 1000gr di olio nella pentola inox
Quando pesate i grassi (in questa ricetta nè avete uno solo) controllate bene la bilancia attendete la tara e pesate uno ad uno i grassi.La mia bilancia dopo poco si spegne,per evitare che mi abbandoni nel momento cruciale,preparo anticipamente tutti i grassi da usare.



Dopo aver pesato i grassi ,controllate la temperatura della soluzione soda caustica acqua,con il termometro per liquidi,dovrebbe essere ancora alta,io lavoro in un ambiente piuttosto freddo ,soprattutto oggi che piove,quindi scenderà più velocemente rispetto ad ambienti caldi. In ogni caso ho tempo per preparare lo stampo(foderato ieri con carta per alimenti) , il piano da lavoro con un vecchio asciugamano, le coperte e controllo il frullatore.





                                             

E' ora il tempo di riscaldare i grassi o in questo caso l'olio di oliva. Deve raggiungere la temperatura di 45° gradi. I grassi riscaldateli a fuoco basso,controllandoli frequentemente.
Ricordatevi che i grassi possono essere riscaldati se non sincronizzate bene i tempi con la temperatura soluzione soda caustica -acqua,MAI riscaldare la soluzione con la soda caustica.
Ci siamo..temperatura soda caustica 45 gradi,olio 45 gradi. Indosso mascherina guanti e occhiali tolgo la pentola dal fornello ,aggiungo la soluzione soda caustica -acqua, rimescolo con un cucchiaio di legno.Subito dopo mi aiuto con il frullatore.Comincio a rimescolare dando dei colpi con il frullatore,mescolo sempre con il frullatore e frullo.Il nastro puo' arrivare velocemente o lentamente dipende con che grassi si lavora,in media comunque qualche minuto. Il nastro è il momento in cui la pasta si raddensa ma non troppo,tipo una maionese liquida. Io mi regolo quando riesco a lasciare una traccia sulla pasta. Se attendete troppo,la pasta diventerà troppo densa, nulla di grave ma difficile da mettere negli stampi.
                                                                Il Nastro
A questo punto velocemente,aggiungete,la profumazione,le erbe,rimescolate bene bene e versate la pasta sapone nello stampo, coprite lo stampo con carta da forno,un colpetto per livellare la pasta e subito al calduccio sotto le coperte.
Quando uso stampi di piccole dimensioni che disperdono più velocemente il calore,li metto in cassette di legno o cartone, tutto intorno stracci e poi copro con coperte.
Ora avete finito..dovete solo ripulire la cucina!!




Perchè giallo?Perchè ho usato altri oli, ho fatto il sapone con voi ma nè ho sperimentato un altro,lo testerò e poi passo la ricetta!!
Difficile ? Complicato?
Noooo!!!!
Scusate per le immagini, ma tra fare il sapone e fotografare non è stato per niente facile e spero di aver spiegato chiaramente.
Naturalmente le ricette si possono arricchire,elaborare..ma con calma.
In questo momento il vostro sapone sta andando in fase di gel,NON andate a controllare,fidatevi!!!
La fase di gel è importante,la pasta sapone diventa più gelatinosa,dal centro verso l'esterno,subito dopo comincia a rapprendersi e solidificarsi. Importante quindi tenerlo al caldo più possibile.
Se non andasse in fase di gel,il sapone sarà ottimo ma dovrà stagionare più a lungo..
Domani controlleremo...vedrete che soddisfazione!! 
Streghetta



sabato 19 maggio 2012

Utensili per fare il Sapone




Domani si saponifica!!!
Metodo a Freddo
Non occorrono complicate e dispendiose attrezzature per fare il sapone:
Una pentola alta di acciaio inox per mescolare ,grassi e soda caustica
Un recipiente di plastica per pesare la soda caustica
Una caraffa di vetro termico per preparare la soluzione acqua e soda caustica con relativo cucchiaio di acciao inox
Una bilancia elettronica
Un termometro per liquidi
Coperte per coprire e far riposare la pasta sapone
Cucchiaio di legno
Frullatore ad immersione
Un discorso a parte sono gli stampi per versare la pasta sapone.
Potete usare quelli che più piacciono e dare sfogo alla vostra fantasia ma è bene  ricordare che
la pasta sapone e' calda e la soda caustica non è ancora del tutto inattivata(occorrerà attendere almeno due settimane).Niente alluminio o rame o metalli in genere,vetro e ceramica (poco flessibili anzi per niente) va bene il legno se è rivestito da carta forno,si al silicone alla plastica (quella rigida).Dopo 24 ore di riposo possiamo togliere il sapone che nel frattempo si è solidificato dagli stampi.Se usate legno con la carta forno o silicone nessun problema, mentre litighiamo con la plastica perchè non sempre riusciamo a toglierlo.Qualcuno li unge leggermente con dell'olio oppure mette lo stampo con relativo sapone nel freezer per un breve periodo. In ogni caso cercate di non complicarvi la vita!!
Fantasia?Cassette di legno  per il vino,contenitori di plastica per alimenti,tertrapak latte e bevande in genere.Andate al supermercato e osservate...Le prime volte quando entavo in un negozio o reparto casalinghi sembravo un extraterrestre osservavo tutti i possibili stampi con calma,uno ad uno pensando la forma strana che avrei ottenuto!!
Nella fase di riposo (24-48 ore) la pasta sapone continua a reagire andando in fase di "gel".Un passaggio fondamentale per avere un buon sapone. Gli stampi di medie o grandi dimensioni permettono questo passaggio, quelli piccoli lo limitano.Il sapone in entrambe i casi sarà ottimo però io preferisco sempre stampi grossi per poi tagliarlo prima della stagionatura.

Stagionatura?

Si, il sapone dovrà stagionare per almeno due mesi in un ambiente ventilato e non umido.
La cura del  sapone in questi due mesi sarà importante..

a domani..

Streghetta



venerdì 18 maggio 2012

Ingredienti secondari




Gli ingredienti secondari sono quelli che aiutano a migliorare il sapone senza essere indispensabili:
Oli essenziali: per profumare il sapone.Comprarli sempre di buona qualità,andranno sulla vostra pelle.
Se non si conoscono gli effetti collaterali,meglio aggiungere quelli più"sicuri":lavanda,rosa,sandalo,menta,arancio,limone,pompelmo,mandarino ,patchouli.
Alcuni sono cari (rosa e sandalo) ,altri come quelli agli agrumi persistono poco nel sapone.
Mi piace miscelare più oli essenziali, nè  aggiungo al sapone in media 12-15 ml per kg di grassi .Se invece siete degli esperti o informati, potete sbizzarrirvi creandovi un vostro profumo. In ogni caso, il discorso sulle profumazioni è complesso e interessante ,vorrei approfondirlo più avanti. Il gesto più frequente di chi riceve il sapone naturale e'
annusarlo..
Fragranze cosmetiche : sempre per profumare.Sono prodotte artificialmente, comprarle di buonissima qualità.Alcune contengono alcool e quindi potrebbero far ammassare velocemente la pasta sapone durante la preparazione.Non utilizzare fragranze destinate a profumare la casa.
Erbe e Fiori: si aggiungono per dare un tocco in più, o un effetto esfoliante.Sia fiori che erbe sempre meglio che siano secchi,non mantengono il colore  a parte i fiori di calendula che coloreranno il sapone di giallo.
Se si aggiungono erbe ,fiori o semi di medie dimensioni sminuzzateli o triturateli finemente.Va bene effetto scrubs ma non dovete scorticarvi quando vi lavate!
Argilla:verde,bianca,rosa,possono colorare il sapone,lo rendono  più scivoloso se si esagera con la quantità.
Farina:farina di avena,di riso,di mais, crusca o altre ancora.Si usano non solo per dare un aspetto più"ruvido" ma anche per fissare la profumazione.Si mescola un cucchiaino di farina,in genere quella di riso con la miscela di oli essenziali o fragranze cosmetiche e si aggiungono alla pasta sapone durante la preparazione.Per mantenere più a lungo la profumazione è meglio prepararla il giorno prima ,mescolarla alla farina e chiudere il tutto in un contenitore a tenuta.
Spezie: cannella,curry,zafferano,zenzero,cucurma perfetti come coloranti naturali.
Caffè: per colorare il sapone e per fare un sapone "sgrassante".
Testate  la vostra fantasia,ma non eccedete nelle dosi, le sostanze dell'elenco sopra citato possono essere aggiunte durante la preparazione (al nastro) in dose di 1-2 cucchiai per kg di grassi.
Che cosa è il nastro?
Lo scoprirete nella preparazione del sapone,passaggio cruciale!!
Domenica si saponifica!!

Streghetta

giovedì 17 maggio 2012

La Formula



Ci siamo!!! Sta per nascere il primo sapone. questo post e' il più importante,senza queste nozioni di base ..niente sapone.
Prendete un bel quaderno, una penna  e una calcolatrice (oggetto ormai indispensabile!!)
Nel quaderno annoterete le vostre formule di sapone  le miglioretee e le modificherete con il passare del tempo.
I grassi:
Qualsiasi grasso che userete deve reagire con la soda caustica.Quanto metterne?
Si parte sempre nell'usare un chilo di grassi, la teoria dice che bisogna bilanciare bene i grassi insaturi con quelli saturi(quelli che solidificano a temperatura ambiente).Vabbè olio di oliva insaturo,olio di cocco saturo(tende a solidificare a temperatura ambiente),olio di mandorle insaturo e così via.L'unico olio che da solo produce un ottimo sapone e' l'o.oliva.
Vi state perdendo? Immagino di sì.Per facilitarsi la vita,in generale si usa sempre l'olio di oliva con un olio saturo (es. olio di cocco) e poi in minor quantità gli altri oli o burri.
Per esempio : 70% olio di oliva + 20% o.di cocco + 10% olio di mandorle,oppure un sapone più ricco 60% oliva + 20% cocco+10% olio di avocado+15% burro di Karitè.
Si decide una base di sapone (oliva e cocco) e poi si varia l'ultima percentuale con altri oli.
Le mie prime formule erano lunghissime,di tutto un pò.I saponi  erano ottimi ma paragonandoli a  quelli che produco ora, molto più semplici, non trovo nessuna differenza,anzi...
Un sapone deve essere come piace a voi,cremoso,delicato,detergente,idratante ,che faccia molta schiuma,che nè faccia poca ecc..
Createvelo!!
La Soda Caustica: 
Ogni olio ha un suo coefficiente di saponificazione SAP.
Il SAP,definizione da vocabolario :quantità di  Soda caustica o Idrossido di Potassio necessaria per saponificare un grammo di un determinato grasso.
Quindi si avranno SAP per la Soda caustica e SAP per idrossido di Potassio(per i saponi liquidi).
Preparero' in seguito una tabella con i coefficienti degli oli più comuni,in ogni caso sono facilmente reperibili in rete. Oppure se ordinate i vostri oli nei negozi on line richiedeteli direttamente al fornitore.
Per ora ci interessano i coefficienti di saponificazione per l'idrossido di sodio o Soda caustica.
Un esempio esplicativo:
Il coefficiente per  la soda caustica (NaOH)dell'olio di oliva e' 0,134, per saponificare 1000gr. di olio di oliva sono necessari 0,134x1000 = 134 gr.
Se la nostra formula di sapone contiene piu' oli dobbiamo moltiplicare la quantità di ciascun grasso con il suo coefficiente e poi fare la somma:
Olio di oliva             700gr. x o,134 =  93,8
Olio di Cocco           200gr. x 0,184=  36,8
Olio di Mandorle    100gr. x 0,136=  13,6
 Totale = 144,2 gr.
 Per saponificare 1000gr di olio di oliva,200gr di o.cocco e 100gr di olio di mandorle sono necessari  144,2 grammi di Soda caustica
Non e' ancora finita,un attimo di pazienza:
se saponificassimo con questo quantitativo di soda ,il nostro sapone sarebbe aggressivo sulla nostra pelle, quindi si applica uno sconto.Penso che in questi tempi l'unico sconto che ancora troviamo sia solo  nel nostro sapone!!
Come si fa?
Altra formula:
Applicando uno sconto del 6%
SAP totale x (100-sconto) diviso 100
Esempio: 144,2 x (100-6) diviso 100  ovvero 135,5 gr.  o ancora più semplicemente
144,2x0,94.
135,5 gr. che si arrotonda a 135gr.
Normalmente  si applica uno sconto dal 5% al 8%, oltre  avremmo un eccesso di grassi
liberi nel sapone e rischierà di non conservarsi e irrancidire velocemente.
Sotto il valore del  5% il sapone tenderà ad essere più pulente ma anche più aggressivo.
Non si applica lo sconto se si vuole produrre un sapone da bucato.

Riassumendo la formula sarà:

700gr.olio di oliva + 200gr di olio di cocco + 100gr olio di mandorle

135 gr di soda caustica

300gr di acqua.

Non è difficile,una volta imparato il meccanismo diventerà automatico e poi ci sarà sempre il vostro quaderno!!

Streghetta

mercoledì 16 maggio 2012

Acqua



Ultimo elemento fondamentale per fare il sapone è un liquido in cui sciogliere la soda caustica. In generale il liquido prescelto e' l'acqua ancor meglio se distillata  ,300 gr di acqua per un kg di grassi,nel metodo a freddo ,375 gr. nel metodo a caldo. Come ho già detto,occhio a non confondersi con litri ,millilitri va pesata in grammi.
Se si dovessero usare più di un kg di grassi , la quantità di acqua o altro liquido si calcola moltiplicando la quantità di grassi per 0,3 nel metodo a freddo e nel metodo a caldo il 25% in più. 
Può essere sostituita con infusi di erbe, caffè lungo,tè o succhi di frutta.La cosa essenziale è che se si sostituisce l'acqua con uno di questi elementi o solo in parte  non deve essere zuccherato.Lo zucchero contenuto alzerebbe di molto la temperatura della miscela soda caustica e liquido.Evitiamo!!!
Se si decidesse di usare la frutta, meglio frullarla prendere un piccolo quantitativo di acqua sottratta dai 300 gr, un cucchiaio per esempio, e la pappetta che si formerà si aggiungerà durante il processo di saponificazione(spiegherò in altri post).
In ogni caso sia frutta che verdura ,devono essere in quantità ridotta,il sapone naturale non contiene conservanti ,quindi potrebbero irrancidire velocemente  se si utilizzano sostanze fermentescibili.
Se sostituisco l'acqua con un infuso di camomilla per esempio,non so quanti dei suoi principi attivi rimarrano dopo averlo mescolato con la soda caustica, in ogni caso renderebbe il colore dei sapone finito più scuro,con quell'aria molto naturale!!
Anche il latte può essere un buon liquido per sciogliere la soda ma essendo zuccherato bisogna procedere
in un modo particolare ,consiglio quindi di usarlo dopo avere acquisito un pò di pratica.
Lo stesso discorso vale per vino e birra,sono alcoolici e contengono zucchero.L'alcool durante la saponificazione provoca l'ammassamento della  pasta sapone che si presenterà in un unico blocco e difficilmente riusciremo a metterla nello stampo.Bisogna impratichirsi prima di provare con sostanze poco affidabili!!!

Streghetta

martedì 15 maggio 2012

Olio e Burro -seconda puntata






Nel sapone naturale possiamo aggiungere quel " fattore x" che fa la differenza. E' necessario l'utilizzo di oli o burri ricchi di sostanze nutritive che a rigor di logica dovrebbero rimanere nel sapone dopo il processo di saponificazione. Ho detto a rigor di logica,in pratica nel metodo a freddo non è detto che tutte le sostanze rimangano attive. Ma noi lo speriamo !! Il risultato comunque si può subito verificare.
Per ottenere un buon sapone e’ necessario combinare più grassi,le varie sostanze di uno interagiscono con le altre in sinergia. Ad esclusione dell’ olio di oliva,gli altri da soli producono o saponi irritanti o saponi molli. In generale è meglio usare i grassi di questo elenco in quantità dai 30 gr ai 100gr sul totale della ricetta (dal 3% al 10% su un kg di grassi) escludendo l’olio di mandorle e quello di vinaccioli che non creano nessun problema in percentuali più elevate.
Olio di Avocado e Burro di karitè: ricchi di sostanze nutritive , coccolano la pelle. Sono costosi ma la nostra pelle ringrazierà.
Olio di Canapa: contiene discrete quantità di vitamina A ed E (antiossidanti naturali), PP, C e del gruppo B (in particolare B1, B2 e B6),oltre ai famosi acidi grassi polinsaturi Omega 6 e Omega 3.Per beneficiare di tutte queste sostanze dovremmo berlo crudo, ma un sapone con una percentuale di olio di canapa è ottimo.E' un olio che irrancidisce velocemente usarlo in piccole percentuali. .Rende il sapone di colore verde.
Olio di germe di grano:ottimo nel sapone,lo si trova facilmente,miscelato con altri grassi produce una schiuma cremosa.
Olio di Mandorle dolci : chi non lo conosce!!Ha proprietà emollienti,addolcenti e lenitive. In cosmetica viene usato in molteplici preparati.Può essere usato nel sapone senza restrizioni.
Olio di Ricino:produce combinato con l'olio di cocco una favolosa schiuma.
Olio di vinaccioli: è un ottimo olio,apprezzato per la sua alta percentuale di acidi grassi. Di facile reperibilità si può usare in gran quantità. Da solo produce un sapone molle.
Burro di cacao:fornisce al sapone una schiuma cremosa,usato da solo può irritare.
I preziosi: sono i grassi non facilmente acquistabili alcuni cari altri meno ,apportano forse un qualcosa in più al sapone ma sarebbe meglio spalmarli direttamente sulla pelle o saponificare con il metodo a caldo che preserva maggiormente le sostanze nutritive in essi contenute. Burro di Mango,Olio di Argan, di Borraggine, di Rosa, di noccioli di Albicocca, di noccioli di prugra,olio di lampone,di Nocciola,di cotone,di melone,olio di jojoba.Sono grassi che nutrono in profondità l'epidermide,distendono la pelle e sono ricchi di antiossidanti. 

Tra questi i miei preferiti nel sapone sono olio di albicocca e prugna ,che uso in altre preparazioni e quindi sono nella mia dispensa cosmetica,li aggiungo in piccole percentuali 5% sul totale dei grassi con il metodo a caldo.
E per finire,un discorso sui macerati o oleoliti,alla Calendula,Carota, Vaniglia,Iperico..Gli oleoliti sono oli in cui si fa macerare alcune parti di piante o fiori.Con questa procedura si estraggono i principi attivi liposolubili,utilizzando olio di oliva,mais o girasole.Possono essere aggiunti al sapone seguendo le percentuali dell'olio di partenza.

Streghetta

lunedì 14 maggio 2012

Olio e Burro-prima puntata



Per fare il sapone come detto in precedenza, oltre alla soda caustica ci vogliono gli acidi grassi che troviamo negli oli e burri di origine sia animale che vegetale.
Per ragioni mie non uso i grassi animali ma solo di origine vegetale.
Prima di addentrarmi nel lungo discorso sui grassi,vorrei fare una premessa: le ricette di sapone generalmente,almeno le mie, si calcolano su un chilo di grassi ,leggete bene chilo e non litro!!
Descrivere ogni tipo di olio o burro diventerebbe elaborato e non ho  la competenza per farlo,mi baso sulla mia esperienza.
L'olio per eccelenza  è quello di olivaUn sapone con questo unico olio contiene tutte le proprietà che ci interessano:un buon potere detergente ma nel frattempo emolliente e delicato sulla nostra pelle.
Il sapone al 100% con olio di oliva e' duro,compatto,bianco se usiamo o.oliva,verdino se usiamo o.extravergine.
Ho iniziato  proprio con un sapone  all'olio di oliva puro con il metodo a freddo..Era bellissimo,dopo la stagionatura durata due mesi,non vedevo l'ora di provarlo. Delusione!
Niente schiuma ma una bavetta gelatinosa...
Non avevo sbagliato nulla, il sapone all'olio di oliva produce pochissima schiuma e va bene..ma la bava?
Per eliminare questo inconveniente bisogna farlo stagionare oltre i sei mesi oppure mescolarlo con altri grassi.
Il  sapone dopo sei mesi era perfetto!!
Ma voi mi dite  "faccio un sapone e poi lo uso dopo sei mesi?"
Il primo sapone prodotto ci aiuta a capire i vari passaggi,poi scatta la sapomania e quindi possiamo dimenticarlo e farne altri.Dopo due mesi avrete la  casa profumata e saponi da provare!!
So anche che si è in trepida attesa dopo aver prodotto il primo, ...ma se abbiamo pazienza non rimarremmo mai delusi..
Per ovviare a questi inconvenienti si puo' saponificare con il metodo a caldo,meglio però fare un po' di esperienza e poi provare altri metodi.
Altro olio  a cui non rinuncio è quello di Cocco.
E' un olio saturo, non bisogna superare il 30 %  sul totale dei grassi perchè può essere irritante,non ha importanti proprietà ma dà una giusta compatezza  e in più produce una densa schiuma.
Di seguito vi elenco i vari grassi che a mio parere valgono la pena di provare,alcuni invece sono talmente cari che è meglio usarli per la produzione di creme viso o corpo o altre preparazioni che possono permanere più a lungo sulla pelle.



Grassi di base:

Oltre a quelli già citati si possono usare:
O.Palma:di facile reperibilità,usato  nella cucina etnica,e' il maggior ingrediente nei saponi industriali,non essendo  eco-sostenibile consiglio un uso limitato.
O.mais,girasole,arachide: da soli producono un sapone molle e appiccicoso validi se usati  in piccole percentuali con altri oli.
Li uso per fare gli oleoliti (oleolito di calendula per esempio)
quindi li aggiungo al sapone in dose del 10 % sul totale dei grassi.
O.di riso: lo adorooo, facile da reperire,ricco di sostanze antiossidanti e Vit.E ,contribuisce a fare una bella schiuma ma da solo produce un sapone  molto appiccicoso.Consigliato
in percentuale  massima al 20% sul totale dei grassi.

Ci sarebbero anche  i grassi di origine animale,quali strutto e sego, ma non ho esperienza diretta,in ogni caso producono un  sapone duro e compatto con un buon potere detergente,non hanno particolari proprietà nutritive o cosmetiche.



segue....

Streghetta



domenica 13 maggio 2012

Soda caustica..questa sconosciuta



Il sapone nasce facendo reagire un olio(quindi acidi grassi) e soda caustica(idrossido di Sodio) o potassio caustico (potassio idrossido) sciolti in un liquido.
Da questa reazione si ottiene un sale sodico o potassico, glicerina e tracce di acqua ovvero sapone.
Finito...
No scherzo..
Quello descritto è chimica,chimica spicciola è ovvio, ma è ciò che succede nella saponificazione.
Ricapitoliamo:
Per fare il sapone e' necessaria una reazione chimica ,quindi sono indispensabili tre elementi: acidi grassi, un alcale e un liquido.
Gli acidi grassi li prendiamo dagli olii e burri vegetali o animali, l'alcale e' o soda caustica o potassio idrossido.Il liquido sovente e' acqua .
In generale si usa la soda caustica ,se si volessero invece fare saponi liquidi si usa potassio idrossido.
Quest'ultimo e' di difficile reperibilità,più complicato a maneggiarlo quindi per prima cosa è sempre meglio cominciare a saponificare con la soda caustica.
Anche la soda caustica deve essere maneggiata con cura e attenzione è altamente corrosiva.
In ogni caso seguendo bene le avvertenze non dovete temerla ma non sottovalutatela mai..
E' bene ricordare che nel sapone finito non ci saranno più tracce di soda caustica!!!
Naturalmente per avere un buon sapone tutti gli elementi citati devono essere in giuste proporzioni,una vera formula
o più semplicemente ricetta..nè parleremo più avanti.


Avvetertenze per l'uso della soda caustica:

La soda caustica si compra in ferramenta o al super mercato da non confondersi con la Soda  da bucato,leggere le etichette deve indicare Idrossido di  Sodio puro.
  1. Deve essere tenuta in un luogo asciutto, ben chiusa di impossibile accesso  a bambini e animali.
  2.  Indossare sempre sia quando si pesa sia quando si fa reagire con l'acqua guanti,mascherina,occhiali,abiti per proteggersi gambe e braccia e collo.
  3. Dopo aver preparato la miscela acqua e soda caustica riporla al suo posto,lavate subito gli utensili.
  4. Quando si deve far sciogliere la soda caustica nell'acqua mettete il recipiente nel lavello
  5. La Soda caustica reagisce con molti materiali non usate alluminio,legno, plastica,rame e silicone,terracotta,ceramica.
  6. Per preparare la miscela usate vetro temprato,tipo pyrex,la miscela raggiunge alte temperature.
  7. Quando si scioglie la soda caustica in acqua si formano dei vapori ,evitate di respirarli e lavorate sempre in ambienti ben arieggiati e tenete lontano il viso dal contenitore in cui avete la miscela
  8. Gli eventuali schizzi sul piano di lavoro vanno subito rimossi,proteggerlo con vecchi asciugamani o giornali.
  9. Pesate la soda caustica con precisione,usare una bilancia elettronica.
  10.  Versate sempre La soda caustica nell'acqua e non viceversa che provocherebbe una reazione violenta con schizzi corrosivi.
Streghetta

sabato 12 maggio 2012

La sapomania




Come nasce l'idea di fare il sapone? Come fà una persona al mattino decidere " Oggi faccio il mio primo sapone"..Beh a me è capitato così.
Da piccola avevo un libro in cui spiegava come prepararsi le creme di bellezza, le lozioni ,alcune semplici altre più complesse.Quindi vai di maschere all'uovo e olio,yogurt e miele,frullato di albiccoca e latte.
Insomma ogni giorno giravo per casa mascherata come un vassoio della mensa. Era divertente!Poi mi stuzzicarono le ricette più complesse..Così andai da mia madre e le chiesi innocentemente " Dove si compra il sego di Bue?" e lei  ignara mi rispose "dal macellaio" bene dissi " nè avrei bisogno di un pò'".
Forse pensava a qualche esperimento a scuola, o ricerca di scienze così senza battere ciglio lo comprò.
Iniziarono odorini strani in cucina, pentoloni con il grasso che si doveva sciogliere e poi filtrare e poi raffreddare ..Non tardarono le preoccupazioni...Mia madre: ma  a cosa serve tutto questo, ma che cosa fate a scuola?
"Mamma non è per la scuola e per me,mi sto facendo una crema per il viso". Finita questa frase  la faccia di mia madre cambiò espressione e la  mia crema fini nella pattumiera !!! Peccato chissà avrei potuto brevettarla!!
Penso che in quel giorno ma forse anche prima i miei genitori compresero che nonostante fossi una ragazzina tranquilla ero pericolosa .....oppure strega..
Delusa dal fallito esperimento, abbandonai il libro e mi dedicai a fare altro..
Un bel giorno ormai adulta anzi molto adulta (ma non troppo), ripensai a quel libro.Ero a casa e mi dissi ma dove sara' finito? Calcolando che erano passati circa 30 anni non ci speravo più di trovarlo.Infatti nulla da fare, nei vari traslochi sicuramente e' stato buttato.
Ma c'è internet,c'e' un mondo con cui puoi collegarti.Così trovai un altro bellissimo libro che vi consiglio " Il tuo sapone naturale" ,una bibbia per chi vuole  fare saponi.
Cosi' un bel giorno, mi sono svegliata e ho fatto  il mio primo sapone.
Quando inizi  non smetti più..la sapomania è peggio di una droga!!!
Animalisti , vegani, vegetariani non inorridite, nonostante la forte passione per gli animali ,ero piccola non comprendevo ciò che stavo facendo!!!


Streghetta